Nel 1988 Aung San Suu Kyi (Michelle Yeoh), figlia del generale birmano assassinato dopo aver liberato dall’oppressione dell’impero britannico il suo Paese, lascia Oxford per ritornare in Birmania al capezzale della madre gravemente malata. Appassionatasi alle lotte democratiche per destituire il regime militare di Saw Maung, in nome di principi come il voto equo e la parità, Aung San Suu Kyi si candida alle elezioni, vincendole. Ma il sogno di divenire primo ministro si infrange contro la repressione sanguinaria dei militari che, rigetteranno l’esito delle urne, riportano il clima di terrore e la condannano agli arresti domiciliari, rifiutandole anche la possibilità di prendersi cura del marito, ammalatosi nel frattempo di cancro...